Il film è imperniato sulla relazione fra i due protagonisti, o meglio su come questa si sia svolta e poi conclusa in passato e sulla possibilità che adesso possa riprendere. Pur sapendo fin dall'inizio che ciò non potrà avvenire poiché entrambi seguono ormai da anni vie diverse, Mathieu con la sua carriera ed una relazione con una importante giornalista televisiva e Alice sposata, madre di una quindicenne ed insegnante di pianoforte, seguiamo il dipanarsi del loro rapporto attraverso conversazioni dapprima caute e generiche e poi gradualmente sempre più intime fino a giungere al nocciolo della questione quando Alice addossa apertamente e con rancore a Mathieu la responsabilità della fine della loro passata relazione. Mathieu si assume senza discussioni questa responsabilità, pronto a profondersi in scuse e qui si apre un aspetto interessante e cioè se sia vero in effetti che la responsabilità sia stata solo sua o se egli la accetti per una sorta di pigrizia mentale o, forse meglio, di remissività. Capiamo infatti ben presto che soggetto egli sia: insicuro in tutte le sue decisioni, da quella di esordire in teatro alla scelta del copione per il prossimo film, non a caso legato a una donna che percepiamo dalle conversazioni telefoniche essere tutto il suo contrario, vale a dire sicura di sé e priva di dubbi. Nonostante un tentativo in extremis di riallacciare il loro rapporto con una nottata d'amore la cui realistica raffigurazione risulta totalmente fuori posto nell'economia del film, Alice e Mahieu si lasciano alla fine del suo soggiorno, lei per tornare all'infelice routine di tutti i giorni, il cui automatismo è rappresentato dal pianoforte che suona da solo, e lui per riprendere la sua attività di attore. Ma non è tutto qui, vi è infatti un inciso in cui Lucette (Lucette Beudin), amica di Alice e da questa intervistata, narra la storia della sua vita. Apprendiamo che, dopo aver sposato un uomo che non amava, ma che comunque definisce un buon uomo, i rapporti intimi con il quale aveva vissuto come un dovere poiché il suo interesse era rivolto alle donne, aveva conosciuto il vero amore della sua vita, Gilberte (Gilberte Bellus). Ecco quindi le “Occasioni dell’amore" di cui parla il titolo italiano del film: un qualcosa che etimologicamente ci "cade" davanti e che dobbiamo essere pronti a cogliere, nello spirito del kairos greco, lo sfuggente momento opportuno. Alice e Mathieu non hanno saputo o voluto afferrarlo ed ormai si trovano "Fuori stagione" come recita il titolo originale del film e come rappresentano le immagini della località turistica bretone flagellata dal maltempo. Lucette e Gilberte sono invece riuscite ad afferrare l'occasione, forse anche perché non hanno badato ai contorcimenti mentali degli esseri umani e si sono lasciate andare all’istinto animale, rappresentato dai cinguettii degli uccelli imitati da due attori in occasione dei festeggiamenti del loro matrimonio.
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