venerdì 25 marzo 2022

“Il Legionario”, Hleb Papou (2021)

 

Questo è un film a mio parere coraggioso e vedremo in seguito il perchè, prima ne riassumiamo in sintesi la trama. Daniel (Germano Gentile), felicemente sposato ed in attesa di una bambina, è l’unico agente di colore della “Celere” di Roma; suo fratello Patrick (Maurizio Bousso) con la madre, la moglie ed un figlio vive invece da 16 anni in uno stabile occupato della periferia romana, in una condizione di perenne incertezza per il rischio di una possibile evacuazione forzata.  E la narrazione ci porta gradualmente all’apice del dramma, cioè al momento in cui Daniel, che ha nascosto ai suoi superiori i suoi rapporti famigliari, non può evitare di partecipare alla definitiva evacuazione dello stabile.

Perchè questo è un film coraggioso? Perchè ci costringe a guardare in faccia aspetti della realtà che molti non vogliono vedere. Quando sentiamo infatti Daniel e Patrick parlare con un accento romanesco perfetto, il primo a suo agio in un ambiente particolare come la Polizia di Stato, sposati l’uno con una italiana dagli occhi azzurri e i capelli biondi e l’altro con un’albanese (senza considerare i nomi italianissimi degli attori), non possiamo nasconderci che nella nostra attuale società il luogo di origine della famiglia o il colore della pelle non possono rappresentare una linea di discrimine insuperabile per definire chi è italiano e chi  no. Ma vi è anche un altro aspetto della realtà che il film solleva, scomodo e di cui non si parla, ed è la difficoltà dei "celerini" nell'espletare il loro lavoro, costantemente costretti ad agire in condizioni di estrema difficoltà, urgenza e pericolo sul filo del rasoio fra mantenimento dell'ordine da una parte ed eccesso di violenza dall'altra e quindi esposti a critiche provenienti di volta in volta da destra o da sinistra. E come risolve il nostro Daniel il suo conflitto? Lui che è riuscito, contrariamente al fratello Patrick, ad integrarsi perfettamente nella società, lui che rischia di perdere tutto ciò per cui ha duramente lavorato se nel momento cruciale non farà la scelta giusta? Ma quale è la scelta giusta? Ecco che Daniel si trova nella posizione di Antigone nel dover decidere, al momento dello sgombero dello stabile, fra legge e famiglia, ma la sua posizione è ancora più difficile poichè la scelta è addirittura fra famiglia e famiglia, il suo superiore Aquila (Marco Falaguasta) gli ricorda infatti puntualmente che la Celere è più di un lavoro una famiglia i cui membri (il termine adottato è non a caso fratelli) si proteggono a vicenda. Quale sarà la scelta di Patrick non può ovviamente essere qui riportato, ma in ogni caso qualsiasi essa sia, come nel caso di Antigone, il confine fra giusto e sbagliato è talmente fumoso da poter essere indistinguibile. L'emissario di Papa Francesco che fa saltare i sigilli apposti all'impianto elettrico dello stabile da parte del comune di Roma non ha invece alcun problema a decidere fra solidarietà umana e legge nello scegliere la prima. "Il Legionario" è un film socialmente utile se non addirittura necessario. Purtroppo, quando ho assistito alla proiezione ero del tutto solo in sala.

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