lunedì 13 ottobre 2025

“Una battaglia dopo l’altra”, Paul Thomas Anderson (2025)


La pace per Paul Thomas Anderson non esiste. Il mondo che raffigura nel suo film, con una crudezza a tratti eccessiva, è infatti caratterizzato da una eterna guerra fra le forze del Bene (rivoluzionarie e progressiste) e quelle del Male (establishment reazionario). Nel film le battaglie fra queste due forze si susseguono in effetti attraverso le generazioni, dai genitori di Perfidia (Deyana Taylor) a lei stessa ed al compagno Pat (Leonardo Di Caprio) fino alla figlia Charlene (Chase Infiniti). Dalla parte della reazione troneggia invece il capitano Steven J. Lockjaw (Sean Penn in una grande interpretazione), impegnato a combattere immigranti, latini, neri e via dicendo, in pratica tutti coloro che non sono wasp
Ma non tutti i ribelli sono uguali. Perfidia in apparenza personifica la ribellione dura e pura, è lei che decide come muoversi nell’organizzare attentati ed è lei che abbandona la piccola Charlene ed il compagno Pat perché mette se stessa e la lotta al sistema al primo posto. Ma il suo nome nasconde il suo destino: catturata da Lockjaw due volte, la seconda, per sfuggire ad una lunga detenzione, tradisce i compagni del gruppo estremista French 75 di cui fa parte, causando la decimazione del gruppo stesso nonché l’ingresso in clandestinità di Pat e Charlene che cambiano nome rispettivamente in Bob e Willa. Alla fine però, con una giravolta inaspettata scrive alla figlia una lettera struggente di scuse e rimpianti per non aver svolto il suo compito di madre. Pat/Bob è invece un uomo incerto e pieno di dubbi, non del tutto a suo agio nella lotta, ma attentissimo alla figlia Charlene/Willa (il fatto che per buona parte del film indossi una vestaglia da camera già lo identifica come un casalingo) la quale invece è molto simile alla madre, tanto che tiene testa al cattivissimo capitano Lockjaw e ben presto lascia il padre per dedicarsi alla lotta armata.
Il contraltare dei ribelli è il capitano Lockjaw. La traduzione letterale di questo cognome è “serra-mascella” o "mascella serrata” e questo è proprio l’aspetto che Sean Penn dà al personaggio per sottolinearne la durezza nello svolgere i suoi compiti di repressione senza il minimo segno di umanità.
La dura ribelle e il duro repressore però, in occasione del primo arresto di Perfidia, hanno un rapporto sessuale apparentemente coercitivo (Perfidia accetta il rapporto in cambio della libertà), ma resta aperta la possibilità che essa abbia gradito la cosa anche perché un coinvolgimento sessuale fra i due sembra emergere già dal loro primo incontro all’inizio del film. Dal rapporto nasce Charlene/Willa ed è questo il motivo per cui Lockjaw verrà eliminato da un sicario della società segreta di ultradestra “I Pionieri del Natale” cui voleva affiliarsi; fare sesso con persone non bianche e per di più mettere al mondo un meticcio e per di più ancora negare il tutto era infatti considerato da questa società di suprematisti bianchi un atto imperdonabile.
La domanda da porsi in conclusione è se Anderson abbia ritratto un mondo potenzialmente reale o solo immaginario. Purtroppo la prima ipotesi potrebbe essere vera. La situazione politica negli Stati Uniti durante l’attuale presidenza è infatti caratterizzata da una spaccatura nella società sempre più profonda, con l’identificazione degli avversari politici come veri e propri nemici da combattere senza esitazione. E c’è solo da augurarsi che il risultato non sia quello ritratto in un altro recente film, “Civil War” (Alex Garland, 2024), nel quale proprio questa radicalizzazione esita appunto in una vera e propria guerra civile.